per una serie di circostanze non ho avuto il tempo di salutarlo per bene l'anno vecchio e questo qui si è presentato già bello insediato, mentre i miei trentasette anni si insinuavano nella mia biografia, mantenendo un basso profilo ed alte aspettative.
ma comunque, anche senza di me, puntale come ogni anno è arrivato anche quest'anno, l'anno nuovo.
un duemiladiciotto che già ho cominciato a caricare di grandi responsabilità, perché possa essere al passo del suo predecessore, tutto dedicato a cose nuove e cambiamenti che ora devono solamente essere messi a regime e trovare un posto comodo nella vita quotidiana e nella mente affollata.
ho le rughe e questo mi diverte e ad ognuna potrei dare un nome.
rispolvero per quest'anno nuovo una determinazione d'antica data, con l'aggiunta di una carica che la maternità mi ha messo in mano come una bomba ad orologeria e una calma che cinque anni fa mi fu regalata da una barba che non ho più lasciato andare. spero che lui, il duemiladiciotto, sia all'altezza delle mie energie che sono ricaricate da quelle instancabili di una Alice Zoe che è esattamente come avrei voluto che fosse. e non mi frega niente se è merito, proiezione o coincidenza, ma lei è talmente sveglia e intensa che a me piace molto pensare di voler essere alla sua altezza.
il che vuol dire che ho ancora un infinito lavoro da fare.
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